di Alonso Amaya – Honduras
Introduzione
Il messaggio di misericordia di Dio per l’uomo caduto è stato offerto ad ogni epoca successiva. Il Sovrano dell’universo ha fatto sorgere uomini e donne di abnegazione per conquistare coi “legami d’amore” (Osea 11:4), usandoli come una benedizione in ogni generazione. Nella Sua grande misericordia, Egli inviò angeli in una missione speciale per salvare tre anime con il semplice messaggio, “metti la tua vita al sicuro” (Genesi 19:17). Il nostro amato Salvatore venne anche per salvare un eccezionale eppure valoroso uomo col sorprendente appello, “perché mi perseguiti?” (Atti 9:4).
Similmente, nella nostra generazione, questo messaggio di misericordia non è meno importante di quello del passato. Noi siamo i banditori della città dell’ultima generazione perché per noi è stata rivelata l’ora finale nella quale la misericordia di Dio viene manifestata.
La scadenza dei 6000 anni
La grande controversia tra Cristo e Satana, oggi in corso da quasi 6000 anni, sta per finire. Satana sta raddoppiando i suoi sforzi per sabotare l’opera di Cristo in favore dell’umanità e per legare le anime nei propri legami. Il suo scopo è di far sprofondare le persone nelle tenebre e nell’impenitenza finchè l’opera di mediazione del Salvatore sarà finita e non ci sarà più sacrificio per il peccato”.
“La grande controversia tra Cristo e Satana, che è andata avanti per quasi seimila anni, sta presto per finire.“ 1 “Per seimila anni la fede ha costruito su Cristo. Per seimila anni i flutti e le tempeste della collera satanica si sono accaniti contro la Rocca della nostra salvezza, ma essa è rimasta incrollabile.“ 2
L’ispirazione divina ci rivela così che il tempo – periodo per il nostro pianeta e le azioni da rivelare in questo dramma – sia in suo favore che nella sua distruzione – copre 6000 anni circa.
Avendo questa chiara evidenza rispetto il tempo, certi avvenimenti sono stati determinati nella grande controversia. L’edificazione della fede in Cristo, l’incrollabile Rocca dei secoli, è rimasta l’unica Fonte di salvezza di fronte a ogni tempesta.
La grazia per gli antidiluviani
1. Un tempo di prova. Nel primo periodo della storia della terra, quando il mondo era ancora giovane “l’Eterno vide che la mavagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo“ (Genesi 6:5).
L’Eterno dichiarò “lo Spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo, perché nel suo traviamento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent’anni “ (versetto 3).
2. La chiamata per la distruzione. L’Onnipotente avvisò della distruzione dell’uomo, delle bestie, dei rettili e degli uccelli. “Così l’Eterno disse: ‘Io sterminerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato, dall’uomo al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo, perché mi pento di averli fatti“ (versetto 7).
3. Lo strumento della distruzione. Lo strumento della distruzione doveva essere un diluvio mondiale: “ed ecco, io stesso farò venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra morirà.“ (versetto 17).
4. Lo soluzione. La soluzione era entrare nell’arca: “allora l’Eterno disse a Noè: ‘entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto davanti a me, in questa generazione.“ (Genesi 7:1).
Notate che per quella generazione antidiluviana, l’ultimo messaggio di misericordia specificava il periodo di tempo rimasto; determinava anche le creature che sarebbero state distrutte, lo strumento della distruzione che sarebbe stato usato – e alla fine il modo in cui le persone avrebbero potuto salvarsi. Perciò è chiaro che la generazione antidiluviana perì non a causa di qualche negligenza da parte di Dio nell’informarla e nell’offrire la Sua grazia. No, Dio nella Sua grande misericordia mise la salvezza alla loro portata. Ecco perché la Parola di Dio riferisce degli antidiluviani come coloro che “che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l’acqua.“ (1 Pietro 3:20). La pazienza di Dio si prolungò mentre si stava preparando l’arca – e chiunque avrebbe potuto entravi liberamente. Ma tristemente, la vasta maggioranza rigettò quell’ultimo invito perché non aveva fede e così la propria disubbidienza suggellò il suo destino.
L’ultima notte per Sodoma e Gomorra
1. Il tempo della prova. La gente che si era stabilita nelle città della pianura prosperava riccamente. Sfortunatamente, l’abbondanza del pane portò con sé l’egoistica pigriza e il peccato nonostante il fatto che Dio inviò i Suoi messaggeri con lo scopo di salvare e non distruggere. Questi messaggeri si appellarono con fervore quella notte. Essi spiegarono chiaramente il loro scopo di origine divina, poiché “l’Eterno disse: ‘siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave“ (Genesi 18:20). Questo grave peccato doveva essere la causa della loro distruzione.
“Ora i due angeli giunsero a Sodoma verso sera, mentre Lot era seduto alle porte di Sodoma; come li vide egli si alzò per andar loro incontro e si prostrò con la faccia a terra, e disse: ‘miei signori, vi prego, venite in casa del vostro servo, passatevi la notte e lavatevi i pedi; poi domattina potrete alzarvi presto e continuare il vostro cammino’. Essi risposero: ‘no; passeremo la notte sulla piazza“ (Genesi 19:1,2). Quella fu l’ultima notte per la città.
2. La chiamata per la distruzione. Gli angeli avvertirono “Chi altro hai tu qui? Fai uscire da questo luogo i tuoi generi, i tuoi figli e le tue figlie, e chiunque tu abbia in città, poiché noi stiamo per distruggere questo luogo, perché il grido dei suoi abitanti è grande davanti all’Eterno e l’Eterno ci ha mandati a distruggerlo“ (versetti 12, 13).
3. Lo strumento della distruzione. “Allora l’Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno.“ (versetto 24).
4. La soluzione. Quando la famiglia di Lot fu misericordiosamente guidata fuori dalla città dagli angeli, fu avvertita “fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!“ (versetto 17).
Dio non fallisce mai di dare nella Sua parola tutto ciò che è essenziale da compiere. Egli aveva uno scopo speciale nelle fiamme che scesero dal cielo. Su richiesta di Lot, Dio non mandò la Sua punizione su Zoar, che si trovava anch’essa nella pianura. In mezzo a questa scena noi possiamo vedere il supremo amore e la misericodia di Dio nel salvare quella piccola città di Zoar – insieme con Lot e le sue figlie.
Le illustrazioni sopra citate dal libro di Genesi riguardano solo il passato. Oggi abbiamo bisogno di impegnarci in un’analisi del nostro presente e del nostro futuro:
La nostra opportunità in questi ultimi giorni
1. Il tempo della prova. Il tempo concesso a questo pianeta è limitato. Il Signore Gesù Cristo sta presto per emanare la solenne proclamazione: “chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui a santificarsi. Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo ciò che sarà l’opera sua“ (Apocalisse 22:11,12). In questo caso, in qualche estensione il tempo specificato è stabilito in parte dal nostro stesso comportamento:
“Non era la volontà di Dio che la venuta di Cristo dovesse essere ritardata. Dio non voleva che il Suo popolo, Israele, vagasse per quarant’anni nel deserto. Egli promise di guidarli direttamente nella terra di Canaan e stabilirli lì come un popolo santo, sano e felice. Ma coloro ai quali fu per prima predicato, non vi entrarono “a causa della loro incredulità” (Ebrei 3:19). I loro cuori erano pieni di mormorii, ribellione e odio ed Egli non potè adempiere il Suo patto con loro.” 3
“E’ possibile che noi dobbiamo restare quì in questo mondo molti altri anni a causa dell’insubordinazione, come fecero i figli di Israele; ma per amor di Cristo, il Suo popolo non dovrebbe aggiungere peccato a peccato accusando Dio della conseguenza del proprio comportamento sbagliato.”4
“Nella Sua misericordia verso il mondo Gesù ritarda la Sua venuta affinchè i peccatori possano avere la possibilità di udire l’avvertimento e di trovare in Lui un rifiugio nel giorno della collera di Dio.”5
2. La chiamata per la distruzione.
Negli ultimi giorni, la crisi spirituale vicina è l’adorazione della bestia e della sua immagine. Il terzo angelo di Apocalisse 14 avverte, “se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della Sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolto davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello. E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua imamgine e chiuque prende il marchio del suo nome.“ (Apocalisse 14:9-11).
3. Lo strumento di distruzione. Giovanni il Rivelatore, a cui furono mostrate le scene finali della storia della terra, scrive: “poi udii una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: ‘andate e versate sulla terra le coppe dell’ira di Dio“ (Apocalisse 16:1). Come risultato delle sette ultime piaghe che seguono, l’Eterno dichiara, “poiché così dice l’Eterno: ‘tutto il paese sarà desolato, ma non lo distruggerò completamente“ (Geremia 4:27). Ultimamente, riguardo ai nemici di Dio, al Rivelatore fu data una visione profetica che “essi si muoveranno su tutta la superifice della terra e cironderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà. Allora il diavolo, che le ha sedotte, sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.“ (Apocalisse 20:9,10) finchè alla fine, “ecco, essi saranno come stoppia; il fuoco li consumerà. Non salveranno se stessi dal potere della fiamma; non ci sarà brace a cui scaldarsi né fuoco davanti al quale sedersi“ (Isaia 47:14).
4. La soluzione. Seguite l’Agnello ovunque vada. “Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne; sono infatti vergini. Essi sono quelli che seguono l’Agnello, dovunque egli va; essi sono stati riscattati fra gli uomini, per essere primizie a Dio e all’Agnello. E nella loro bocca non è stata trovata menzogna, perché sono irreprensibili davanti al trono di Dio… Quì è la costanza dei santi; quì sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.“ (Apocalisse 14:4,5,12).
1888, alle soglie del Regno
Nella Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno nel 1888, “il Signore nella Sua grande misericordia inviò un preziosissimo messaggio al Suo popolo attraverso gli anziani Waggoner e Jones. Questo messaggio doveva portare più evidentemente davanti al mondo il Salvatore innalzato, il sacrificio per i peccati di tutto il mondo. Esso presentava la giustificazione per fede nella Sicurezza; invitava le persone a ricevere la giustizia di Cristo, che è resa manifesta nell’ubbidienza a tutti i comandamenti di Dio. Molti avevano perso di vista Gesù. Essi avevano bisogno di dirigere i loro occhi verso la Sua persona divina, i Suoi meriti e il Suo amore immutabile per la famiglia umana.”6
Quali furono gli effetti dell’ultimo messaggio di misericordia sull’angelo della chiesa dei Laodicesi? Le reazioni furono miste. Forte opposizione sviluppata in Battle Creek e il messaggero del Signore sostenne gli anziani Jones e Waggoner nel portare il messaggio alle chiese.
La sorella Ellen G. White testimoniò: “sono diventata oggetto di osservazioni e critiche, ma nessuno dei nostri fratelli è venuto da me e ha fatto domande o cercato qualche spiegazione da parte mia. Abbiamo cercato con la massima serietà di far si che per tutti i nostri fratelli che ministravano ci fosse un posto nella casa del raduno in una stanza libera e si unissero con le nostre preghiere, ma ciò è avvenuto solo due o tre volte. Essi hanno scelto di andare nelle loro stanze e conversare tra di loro e fare le loro preghiere. Sembrava che non ci fosse alcuna opportunità per abbattere il pregiudizio che era così forte e determinato, nessuna possibilità per rimuovere le incomprensioni riguardo a me stessa, mio figlio e E.J. Waggoner e A.T. Jones.”7
Tuttavia, lei raccontò una successiva esperienza più positiva: “non ho mai visto un’opera di ravvivamento andare avanti con tanta precisione e tuttavia rimanere così libera da ogni agitazione indebita…
“Ci furono molti che testimoniarono che mentre le verità penetranti venivano presentate, erano stati manifestati alla luce della legge come trasgressori. Avevano confidato nella propria giustizia. Ora la vedevano come un abito sporco, paragonato con la giustizia di Cristo, che è l’unica che Dio può accettare. Anche se non erano stati dei trasgressori evidenti, si videro depravati e degradati nel cuore. Essi avevano sostituito altri dei al posto del loro Padre celeste. Avevano lottato per frenarsi dal peccato, ma avevano confidato nella propria forza. Noi dovremmo andare da Gesù proprio così come siamo, confessare i nostri peccati e gettare le nostre anime indifese sul nostro compassionevole Redentore.”8
Riconversione e ribattesimo un privilegio per qualcuno
“Il Signore chiama per una decisa riforma. Quando un’anima è veramente riconvertita, sia ribattezzata. Rinnovi il suo patto con Dio e Dio rinnoverà il Suo patto con lui… La riconversione deve avvenire tra i membri, affinchè come testimoni di Dio possano testimoniare dell’autorevole potenza della verità che santifica l’anima.”9
Un ravvivamento tra gli operai
“… Gli operai nella causa hanno bisogno ora di essere completamente svegli. Molti hanno bisogno di essere convertiti di nuovo e ribattezzati. Quando imparano a bere della Rocca Spirituale che seguiva l’esercito di Israele nel deserto, quando partecipano quotidianamente della manna celeste, come cambia la loro esperienza! Ciò che il cibo che mangiamo è per le nostre necessità fisiche, Cristo è per le nostre necessità spirituali.”10
Coloro che sono assetati di supremazia devono essere riconvertiti
“Parlo ai nostri fratelli dirigenti, ai nostri pastori e specialmente ai nostri medici. Fin quando permetterete all’orgoglio di soffermarsi nei vostri cuori mancherete di potere nella vostra opera. Per anni è stato nutrito uno spirito sbagliato, uno spirito di orgoglio, un desiderio di preminenza. In questo Satana è servito e Dio è disonorato. Il Signore richiede una riforma decisa. Quando un’anima è veramente riconvertita, sia ribattezzata. Rinnovi il suo patto con Dio e Dio rinnoverà il Suo patto con lui.”11
Pentirsi e fare le nostre prime opere
“Hanno visto molti in questa scuola ministeriale il loro errore di non dimorare in Cristo? Possono avere il privilegio di pentirsi e di fare le loro prime opere? Chi condannerà questa opera di pentimento, confessione e battesimo? Se qualcuno sente, con coscienza, che il proprio primo dovere è di pentirsi dei peccati, confessare ed essere battezzato, non è questa la prima opera che deve fare?”12
Pastori grezzi e chiese apostate hanno bisogno di ribattesimo
“Così tanta ruvidezza e la mancanza di gentilezza cristiana sono venute nella vita degli uomini che stanno nelle posizioni ufficiali che il mio cuore è malato e dolorante e io posso solo piangere vedendo quanta poca della tenerezza di Cristo essi presentano nel loro comportamento con i figli di Dio, l’acquisto del sangue del Suo unigenito Figlio…
“E’ questo battesimo dello Spirito Santo che le chiese hanno bisogno oggi. Ci sono dei membri di chiesa sviati e pastori sviati che hanno bisogno di riconvertirsi, di ammorbidirsi, sottomettersi all’influenza del battesimo dello Spirito, affinchè possano sorgere in novità di vita e fare un’opera completa per l’eternità. Ho visto la mancanza di religione e l’autosufficienza nutrita e ho udito le parole pronunciate, ‘se non vi pentite e non vi convertite, non vedrete mai il regno dei cieli.’ Ci sono molti che hanno bisogno di essere ribattezzati, ma non scendano mai nell’acqua fin quando non sono morti al peccato, curati dall’egoismo e dall’autoesaltazione; fin quando non escono dall’acqua per vivere una nuova vita per Dio.”13
Ci stiamo preparando per l’evento globale che presto inizierà?
Non dovremmo disperarci quando consideriamo il vasto territorio intorno al mondo dove non siamo ancora rappresentati come chiesa. Il nostro Dio è ben consapevole di questa realtà e vuole che abbiamo un’esperienza cristiana vittoriosa nelle nostre vite e così essere idonei per la pioggia dell’ultima stagione. Solamente allora saremo veramente in una posizione per andare in tutto il mondo come promesso nella Sacra Parola di Dio, la Bibbia e nello Spirito di Profezia. (Leggete Isaia 66:18-21).
“Vestiti dell’armatura della giustizia di Cristo, la chiesa deve entrare nel suo conflitto finale. ‘Bella come la luna, pura come il sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate’ (Cantico dei Cantici 6:10), essa deve andare in tutto il mondo, conquistando e conquistando.
“Il momento più difficile nella lotta della chiesa contro le potenze del male è quello che precede immediatamente il giorno della sua liberazione finale. Ma tutti coloro che confidano in Dio non avranno nulla da temere perché ‘… la violenza dei tiranni è come una tempesta invernale’, Dio sarà per la Sua chiesa un ‘riparo contro la tempesta’ (Isaia 25:4).“ 14
Conclusione
Caro e amato popolo di Dio che è diffuso in molte parti del pianeta: il periodo della misericordia divina è quasi finito per noi e, come popolo di Dio, il tempo della nostra preparazione è quasi finito. La situazione è molto urgente. Con tutto ciò che conosciamo e amiamo, abbiamo bisogno di agire oggi a tutti i livelli dell’opera di Dio e anche come membri e sostenitori di questo grande messaggio finale – con azioni compiute continuamente attraverso il canale divino. Seguendo l’Agnello ovunque Egli vada, non esiterò a fare un salto fanciullesco nelle Sue amorevole braccia, ubbidendo ad ogni Sua parola come un bambino fa con suo padre che lo ama. Seguire l’Agnello ovunque Egli vada significa non passeggiare passivamente nello stesso sentiero anno dopo anno, perché “c’è una via che all’uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte.“ (Proverbi 14:12). Seguire l’Agnello ovunque vada significa muoversi in alto (verticalmente) perché “per l’uomo prudente la via della vita conduce in alto, per fargli evitare lo Sceol in basso“ (Proverbi 15:24). Questo ultimo messaggio di misericordia che Dio ci ha affidato non ci permette di fermarci e di muoverci in senso orizzontale – no, ogni giorno Egli ci eleva come fece con Enoc e presto saremo più vicini al cielo e più lontani da questo mondo.
Riferimenti:
1 Il gran conflitto, p. 406:1.
2 La speranza dell’uomo, p. 312:1.
3 Messaggi scelti, vol.1 p.49:1-3.
4 Evangelism, p. 697.
5 Il gran conflitto, p. 358:2.
6 Testimonianze per i Ministri e per gli Operai del Vangelo, p. 77:3-5.
7 The Review and Herald, 5 March 1889.
8 Messaggi scelti, libro 3, p. 152:3,4.
9 Evangelism, p. 375.
10 Manuscript Releases, vol. 7, p. 273.
11 Idem, p. 262.
12 Idem, p. 261.
13 Idem, p. 266, 267.
14 Profeti e re, p. 367:1,2