di Ghiță Ulici
Se torniamo indietro al tempo del giardino dell’Eden, notiamo che i nostri progenitori disubbidirono all’ordine del loro Creatore di non mangiare dal frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Genesi 2:16,17). Dio parlò ad Adamo ed Eva – e persino al serpente, il mezzo usato da Satana per ingannare. Egli pose a loro delle domande riguardanti la loro disubbidienza al Suo ordine divino e parlò a loro delle dolorose e inevitabili conseguenze che la prima coppia e i suoi discendenti avrebbero dovuto sperimentare, come pure il serpente e la terra stessa. (Genesi 3:8-23).
La meravigliosa esperienza di vivere nel giardino dell’Eden era finita; la coppia fu allontanata da quel felice e santo posto, senza potervi ritornare.
Dio dichiarò che una maledizione sarebbe venuta sulla razza umana e su tutta la creazione in questo pianeta. Tuttavia, Egli annunciò anche la buona notizia del meraviglioso piano di redenzione che presentava la speranza che l’uomo avrebbe potuto essere liberato dal peccato e la distruzione del nemico che aveva tentato alla disubbidienza. Egli promise: “e io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno” (Genesi 3:15). Questa dichiarazione profetizzò la terribile battaglia che si sarebbe combattuta durante tutta la storia umana, tra l’uomo e Satana, tra il seme della donna contro il nemico e i suoi agenti. Le parole pronunciate dal Creatore dell’universo, includendo il nostro pianeta, predissero la fine della battaglia, l’annichilimento dell’arcinemico di Dio e dell’uomo e il ristabilimento dei discendenti di Adamo nel paradiso di Dio per merito del dono sacrificale di Cristo stesso per la nostra redenzione dal peccato.
“La prima indicazione che l’uomo ebbe circa la sua redenzione fu ascoltando la sentenza pronunciata su Satana nel giardino. Il Signore dichiarò: ‘io metterò inimicizia tra te e la donna, tra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno.’ Genesi 3:15. Questa sentenza, pronunciata alle orecchie dei nostri primi progenitori, fu per loro una promessa. Anche se prevedeva la lotta tra l’uomo e Satana, dichiarava che la potenza del grande avversario alla fine sarebbe stata distrutta. Adamo ed Eva stavano come criminali davanti al giusto Giudice, attendendo la sentenza che meritava la loro trasgressione; ma prima di udire della vita di fatica e sofferenze che doveva essere la loro parte, o del decreto che dovevano ritornare nella polvere, ascoltarono parole che non potevano infondere loro la speranza. Anche se dovevano soffrire per la potenza del loro grande nemico, potevano guardare avanti alla vittoria finale.”1
UNA STORIA SEGNATA DA DIVERSE SCENE DI DISTRUZIONE
La storia umana è stata segnata da una serie di disastri e distruzioni causate dalla disubbidienza e dalla conseguenza del peccato. C’è stata la violenza, la perversione, la malvagità, la sofferenza, la malattia e la morte. Alle volte, Dio fermava la malvagità con il Suo intervento. Una tale occasione è registrata 1500 anni circa dopo la creazione, quando, a causa della costante, persistente disubbidienza della gente di quel tempo, il Creatore causò un diluvio mondiale, portando distruzione su tutto il pianeta ad eccezione del fedele Noè e della sua famiglia – un totale di 8 persone insieme alle creature protette nell’arca costruita sotto la guida divina. (Genesi 6:13-22.)
“ ‘Per mezzo della parola di Dio… il mondo di allora, sommerso dall’acqua, perì; mentre i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi.’ 2 Pietro 3:5-7. Un’altra tempesta sta per venire. La terra sarà di nuovo spazzata dall’ira desolante di Dio e il peccato e i peccatori saranno distrutti.”2
Dopo il diluvio, i discendenti di Noè si moltiplicarono. Sotto l’ingannevole influenza del nemico e dei suoi agenti, il peccato e la malvagità prosperarono. Pochi erano coloro che conservarono la vera fede in Dio manifestandola nell’ubbidienza a tutti i Suoi comandamenti.
Noè è nominato nell’ispirata Parola di Dio, le Sacre Scritture, come uno dei pochi fedeli, un eroe della fede, tra molti altri che influirono sulla società che amavano. Questi fedeli ebbero un’esperienza della quale noi abbiamo bisogno quanto questo mondo peccaminoso verrà alla fine e il regno eterno dei cieli sarà il risultato del grande piano di redenzione di Dio. Ebrei 11:13-16.
Mentre studiamo la Bibbia, scopriamo la rivelazione della storia del popolo di Dio che fu messo da parte per essere una santa nazione governata dai principi dati dal Re dell’universo. Dopo un tempo, esso perse la sua identità speciale a causa del compromesso con le pratiche e i costumi pagani manifestati nella continua disubbidienza a Dio. Dio scelse i profeti per dare la Sua Parola a quel popolo che non adempì il piano del suo Creatore. Questa sacra storia descrive il sorgere e la caduta di grandi imperi. Ognuno aveva un tempo specifico nel quale si sviluppò, prosperò e alla fine fu distrutto da un successivo impero sulla scena mondiale.
UN SOGNO PROFETICO
Il primo re dell’impero Babilonese è conosciuto come Nebucodonosor. Tra le sue conquiste ci fu la sottomissione del popolo d’Israele, la distruzione di Gerusalemme e la schiavitù dei Giudei per 70 anni. A questo re, Dio diede un impressionante sogno profetico riguardo al futuro delle potenze mondiali, iniziando con Babilonia fino alla fine della storia di questo mondo.
Su rivelazione divina, Daniele, un giovane fedele schiavo ebreo, potè spiegare al re gli elementi di quel sogno. La testa era fatta di oro puro; il petto e le braccia di argento; il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi di ferro mescolato con argilla – in più, egli rivelò quali imperi erano così rappresentati.
In quel sogno sta l’elemento più importante in relazione a questi imperi mondiali, la maniera della loro distruzione finale col sorgere del regno eterno di Dio. “Al tempo di questi re il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto; questo regno non sarà lasciato a un altro popolo, ma frantumerà e annienterà tutti quei regni, e rimarrà in eterno, esattamente come hai visto la pietra staccarsi dal monte, non per mano d’uomo, e frantumare il ferro, il bronzo, l’argilla, l’argento e l’oro. Il grande Dio ha fatto conoscere al re ciò che deve avvenire d’ora in poi. Il sogno è veritiero e la sua interpretazione è sicura” (Daniele 2:44,45).
“Ad ogni nazione che ha fatto la sua apparizione sul palcoscenico dell’azione è stato permesso di occupare il suo posto sulla terra, affinché si potesse vedere se adempiva lo scopo del ‘Guardiano e Santo.’ La profezia ha tracciato la nascita e la caduta dei grandi imperi mondiali – Babilonia, Medo-Persia, Grecia e Roma. La storia si ripeté con ciascuno di questi, pure come con le nazioni di minor potenza. Ognuno ebbe il suo periodo di prova, ciascuno fallì, la sua gloria scomparve, il suo potere sparì e il suo posto fu occupato da un altro.
“Anche se le nazioni rigettarono i principi di Dio e con questo rifiuto provocarono la propria rovina, era evidente che il piano divino prevalse e si maninfestò attravarso tutti i loro movimenti.”3
LA SPERANZA DI TUTTI I CREDENTI
Durante l’Impero Romano, rappresentato dal quarto regno nel sogno di Nebucodonosor e che dominò il mondo per più di 500 anni, venne il Messia come il Salvatore e Redentore della razza umana. Il Signore Gesù nacque a Betlemme di Giuda (Matteo 2:1-6), crebbe a Nazareth fino all’età di 30 anni (Luca 4:16) e poi dedicò i successivi 3 anni e mezzo al pubblico ministero della predicazione del Vangelo del regno eterno, guarendo i malati, dando speranza ai peccatori, resuscitando i morti – e attraverso tutte le Sue azioni e miracoli, alla fine adempiendo il piano della salvezza. Galati 4:4,5; Giovanni 3:16.
“Invece di distruggere il mondo, Dio inviò Suo Figlio per salvarlo. Anche se la corruzione e la sfida si potevano vedere in ogni parte dell’aliena provincia, si provvide una via per il suo riscatto. Nello stesso momento della crisi, quando Satana sembrava trionfare, il Figlio di Dio venne come ambasciatore della grazia divina. Attraverso ogni epoca, attraverso ogni ora, l’amore di Dio è stato esercitato verso la razza caduta. Malgrado la perversità degli uomini, c’erano sempre indizi della misericordia. Quando la pienezza del tempo fu giunta, la Deità fu glorificata versando sul mondo un abbondante grazia che non conoscerà né ostacoli né interruzioni finché il piano della salvezza non sarà stato compiuto. “Satana esultava perché era riuscito ad abbassare l’immagine di Dio nell’umanità. Allora Gesù venne per ristabilire nell’uomo l’immagine del suo Creatore. Nessuno al di fuori di Cristo può modellare di nuovo il carattere che è stato rovinato dal peccato. Egli venne per espellere i demoni che avevano controllato la volontà. Egli venne per innalzarci dalla polvere, per rifare secondo il modello divino il carattere che era stato macchiato e per abbellirlo con la Sua stessa gloria.”4
Nelle Sacre Scritture, scopriamo due dichiarazioni decisive di Cristo in riferimento alla fine dei tempi. Presentate in circostanze completamente differenti e separate da un tempo significativo, sono simili nella sua importanza:
- La dichiarazione finale di Cristo mentre era sulla croce
In mezzo all’incredulità e alla costante opposizione del popolo ebraico e dei suoi capi, il Signore Gesù fu catturato, giudicato, diabolicamente deriso e condannato alla crocifissione. Mentre era appeso sulla croce tra due ladroni, circondato da una folla di schernitori, Cristo pronunciò una dichiarazione importantissima prima di affidare il Suo Spirito a Suo Padre, “è compiuto!” Alla fine della Sua missione sulla terra e in adempimento delle profezie nella Parola e nei simboli, Egli diede la Sua vita come sacrificio di redenzione per l’umanità. “Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: ‘E’ compiuto!’ E, chinato il capo, rese lo spirito” (Giovanni 19:30).
“Gesù non rinunciò alla Sua vita fin quando non ebbe compiuto l’opera che era venuto a fare ed esclamò col suo ultimo respiro: ‘è compiuto.’ Satana fu allora sconfitto. Egli seppe che il suo regno era perso. Gli angeli si rallegrarono quando furono pronunciate le parole: ‘è compiuto!’ Il grande piano di redenzione, che dipendeva dalla morte di Cristo, era stato così portato a termine. Ci fu gioia in cielo, perché i figli di Adamo potevano, attraverso una vita di ubbidienza, essere alla fine innalzati al trono di Dio. Oh, che amore! Che amore stupefacente! Amore che portò il Figlio di Dio sulla terra per essere fatto peccato per noi, affinché noi potessimo essere riconciliati con Dio ed elevati a vivere con Lui nelle Sue dimore di gloria! Oh, cosa è l’uomo, che un tale prezzo doveva essere pagato per la sua redenzione!”5
Dopo la Sua morte e la Sua resurrezione, in adempimento delle profezie collegate con la Sua vita terrena, Gesù salì in cielo dai Suoi discepoli sul Monte degli Ulivi. Mentre i discepoli rimasero, due angeli apparvero loro e dissero: “uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che, tolto da voi, è stato accolto in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo” (Atti 1:11).
“Cristo aveva soggiornato in questo mondo per trentatre anni; aveva sopportato il disprezzo, gli insulti e le derisioni; era stato rigettato e crocifisso. Ora, quando stava salendo verso il Suo trono di gloria – mentre rivedeva l’ingratitudine delle persone che era venuto a salvare – avrebbe ritirato da loro la Sua simpatia e il Suo amore? I Suoi affetti saranno incentrati soltanto su quel regno dove Egli è apprezzato e dove gli angeli senza peccato aspettano di eseguire i Suoi ordini? No; a coloro che ama e che lascia sulla terra fa questa promessa: ‘io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.’ Matteo 28:20.”6
“Un’altra garanzia viene offerta: “il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi”. Giovanni 14:1-3.”
Sotto l’ispirazione divina, l’apostolo Paolo scrisse dell’opera di intercessione di Cristo che era stata simbolizzata in tutto il servizio del santuario per mille anni. “chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi” (Romani 8:34).
“Il nostro Salvatore sta nel santuario intercedendo in nostro favore. Egli sta intercedendo come Sommo Sacerdote, facendo espiazione per noi, implorando in nostro favore l’efficacia del Suo sangue… Cristo soffrì affinché attraverso la fede in Lui i nostri peccati potessero essere perdonati. Egli divenne sostituto e garante dell’uomo, prendendo Lui stesso la punizione, anche se non la meritava affatto, affinché noi che meritavamo la punizione potessimo essere liberi e ritornare alla nostra alleanza con Dio attraverso i meriti di un Salvatore crocifisso e risorto. Egli è la nostra unica speranza di salvezza. Attraverso il Suo sacrificio noi che oggi siamo nel tempo di prova siamo prigionieri della speranza. Dobbiamo rivelare all’universo, al mondo caduto e ai mondi non caduti, che c’è perdono presso Dio, che attraverso il Suo amore possiamo essere riconciliati con Dio.”7
- La dichiarazione di Cristo alla fine della Sua intercessione in cielo
Sta per venire il momento quando Cristo finirà la Sua opera di intercessione per noi nel santuario celeste e il caso di ogni persona sulla terra sarà stato deciso per la vita eterna oppure per la condanna eterna. In quel momento, Gesù farà un’altra dichiarazione simile alla prima fatta sulla croce.”Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e dal tempio del cielo, dal trono, uscì una gran voce che diceva: ‘è fatto’. Allora ci furono voci, tuoni e lampi; e ci fu un gran terremoto, tale, che da quando gli uomini sono stati sulla terra, non si ebbe mai terremoto così grande e così forte” (Apocalisse 16:17,18).
“Quando terminerà la proclamazione del messaggio del terzo angelo, la misericordia non implorerà più per gli abitanti colpevoli della terra. Il popolo di Dio avrà compiuto la sua opera. Esso avrà ricevuto ‘la pioggia dell’ultima stagione’, il refrigerio dalla presenza del Signore’, ed è pronto per l’ora di prova che gli sta davanti. Gli angeli si affrettano da una parte all’altra in cielo. Un angelo che ritorna dalla terra annuncia che la sua opera è compiuta; il mondo è stato sottoposto alla la prova finale e tutti coloro che si sono dimostrati fedeli ai precetti divini hanno ricevuto ‘il suggello del Dio vivente.’ Allora Gesù cessa la sua intercessione nel santuario celeste… Ogni caso è stato deciso per la vita o per la morte. Cristo ha fatto l’espiazione per il Suo popolo e ha cancellato i suoi peccati.”8
QUANDO E COME TERMINERÀ IL TEMPO DI PROVA?
“Quando Gesù cesserà di implorare per l’uomo, i casi di tutti saranno stati decisi per sempre… Il tempo di prova terminerà; le intercessioni di Cristo cesseranno in cielo. Questo tempo alla fine verrà improvvisamente su tutti e coloro che hanno trascurato di purificare le proprie anime ubbidendo alla verità si troveranno addormentati.”9
““La fine del tempo di grazia, avverrà improvvisamente e inaspettatamente – quando meno lo si aspetta. Ma oggi possiamo avere un registro pulito in cielo, e sapere che Dio ci accetta.”10
LA SECONDA VENUTA DI CRISTO METTERÀ FINE AL PECCATO
“Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo ciò che sarà l’opera sua. Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, il primo e l’ultimo. Beati quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti per avere diritto all’albero della vita, e per entrare per le porte nella città” (Apocalisse 22:12-14).
“Il Signore sta per venire presto e noi dobbiamo essere preparti per incontrarlo in pace. Decidiamo di essere determinati di fare tutto ciò che è nelle nostre facoltà per impartire la luce a quelli che ci stanno intorno. Non dobbiamo essere tristi, ma gioiosi, e ricordare sempre il Signore Gesù. Egli verrà presto e noi dobbiamo essere pronti e aspettare la Sua apparizione. Oh, che glorioso sarà vederLo ed essere accettati come i Suoi redenti! Abbiamo atteso a lungo, ma la nostra speranza non deve indebolirsi. Se potremo solo vedere il Re nella Sua bellezza saremo per sempre beati. Mi sento indotta a gridare forte: ‘andiamo verso casa!’ Ci stiamo avvicinando al tempo quando Cristo verrà in potenza e gran gloria per prendere i Suoi riscattati e portarli nella loro casa eterna. “Nella grande opera finale affronteremo perplessità che non sapremo risolvere; ma non dimentichiamoci che le tre grandi potenze del cielo stanno operando, che una mano divina è al timone e che Dio porterà a compimento le Sue promesse. Egli raccoglierà da ogni parte del mondo un popolo che Lo servirà nella giustizia.”11
UNA NUOVA FINE E UN NUOVO INIZIO
Giovanni il Rivelatore spiega: “poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non c’era più. E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal cielo, che diceva: ‘ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; ed essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio” (Apocalisse 21:1-3).
“In quel giorno i redenti brilleranno nella gloria del Padre e del Figlio. Gli angeli, suonando le loro arpe d’oro, daranno il benvenuto al Re e ai Suoi trofei di vittoria – coloro che sono stati lavati e imbiancati nel sangue dell’Agnello. Un canto di trionfo si eleverà, riempiendo tutto il cielo. Cristo ha vinto. Egli entra nelle corti celesti, accompagnato dai Suoi redenti, testimoni che la Sua missione di sofferenza e sacrificio non è stata vana.
“La resurrezione e l’ascensione del nostro Signore costituiscono un’evidenza sicura del trionfo dei santi di Dio sulla morte e sulla tomba e una garanzia che il cielo è aperto per coloro che lavano le vesti del loro carattere e li imbiancano nel sangue dell’Agnello.”12
“Con amore inesprimibile, Gesù da il benvenuto ai Suoi fedeli nella gioia del loro Signore. La gioia del Salvatore è vedere nel regno di gloria le anime che sono state salvate grazie alla Sua agonia e alla Sua umiliazione.”13
“La grande controversia è finita. Il peccato e i peccatori non ci sono più. Tutto l’universo è puro. Tutta la vasta creazione palpita di armonia e gioia. Da Colui che ha creato tutto scorre la vita e la luce e la gioia in tutti i reami dell’illimitato spazio. Dal più piccolo atomo al più grande pianeta, tutte le cose, quelle animate e quelle inanimate, nella loro bellezza e nella loro perfezione dichiarano con gioia che Dio è amore.”14
“E [Gesù] mi disse ancora: ‘È fatto! Io sono l’Alfa e l’Omega, il principo e la fine; a chi ha sete io darò in dono della fonte dell’acqua della vita. Chi vince erediterà tutte le cose, e io sarò per lui Dio ed egli sarà per me figlio” (Apocalisse 21:6,7).
Cari amici, cari giovani, fratelli e sorelle in tutto il mondo, ci stiamo avvicinando con passo rapido all’adempimento di queste importanti promesse che ci sono state date da Dio. La storia dell’umanità colpita dal peccato sta per terminare e sarà seguita dalla vita eterna senza peccato e senza tentatore. Siamo pronti per trascorrere un’eternità senza peccato e sofferenze con Colui che ci ha così amati da dare la Sua vita per noi?
Quale è la nostra situazione oggi? Quale decisione si scriverebbe se il tempo di grazia si chiudesse oggi per me e per tutto il mondo?
Possa Dio benedirci con la Sua presenza e riempire ogni anima col Suo amore. Prepariamoci con tutto il nostro cuore ad incontrarlo. Egli sta aspettando per portarci a casa. È questo il vostro desiderio? Miei cari, se perderemo il Cielo, sarà la più grande perdita nell’universo, ma se guadagniamo il cielo per la grazia di Dio, sarà la più grande vittoria. Niente può essere paragonato a questo importante tesoro. Desidero che questa sia la nostra esperienza, affinché il giorno della salvezza possa venire al più presto possibile e che possiamo vederci nel Suo regno, per mai più allontanarcene. Amen!
Riferimenti
1 Patriarchs and Prophets, p. 65,66.
2 Idem, p. 101.
3 Education, p. 176,177.
4 The Desire of Ages, p. 37.
5 Testimonies for the Church, vol. 2, p. 211.
6 The Desire of Ages, p. 830.
7 Fundamentals of Christian Education, p. 370.
8 The Great Controversy, p. 613,614.
9 Testimonies for the Church, vol. 2, p. 191.
10 The SDA Bible Commentary [E.G. White Comments], vol. 7, p. 989.
11 Counsels for the Church, p. 356.
12 Testimonies for the Church, vol. 9, p. 285,286.
13 The Great controversy, p. 647.
14 Idem, p. 678.