Generale

Messaggio per il nuovo anno (2017) dal Presidente della Conferenza Generale

Cari fratelli e sorelle nel mondo,
Affettuosi saluti cristiani con le seguenti parole ispirate: “conoscendo il tempo, perchè è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poichè  la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opera delle tenebre e indossiamo le armi della luce… Ma rivestitevi del Signor Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfare le sue concupiscenze.” (Romani 13:11, 12, 14).
Recentemente, ho avuto il privilegio di visitare alcuni dei nostri vecchi pionieri. Uno di essi mi ha detto: “fratello Silva, ogni tramonto che sperimentiamo è un segno che la venuta del Signore è più vicina.” Quando ci inginocchiammo per pregare, mi resi conto che la speranza principale di quel fratello era andare presto a casa con Cristo.
Secondo le parole ispirate di Paolo ai Romani citate sopra, è proprio il tempo per svegliarci dal sonno. Paolo spiega che: “ora è la nostra salvezza più vicina di quando credemmo.”
Quando consideriamo la vera condizione del nostro mondo – pieno di violenza, corruzione in tutte le aree della vita, malattie, crisi familiari – vediamo che le profezie si stanno rapidamente adempiendo.
Qual é la nostra condizione spirituale come individui, famiglie e come chiesa? Quali cose stanno occupando le nostre menti? E’ la Bibbia il libro al quale stiamo seriamente dando la nostra attenzione? E riguardo la nostra conversazione? Stiamo parlando delle cose celesti? Oppure siamo più interessati alle nostre case, alla nostra automobile o ai nostril affari? Nel Suo sermone sul monte, Cristo disse: “ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose (cibo, vestiti, ecc.) vi saranno sopraggiunte” (Matteo 6:33).
Quali priorità sono diventate l’obiettivo delle nostre menti nel 2016? Quali saranno le nostre priorità nel nuovo anno che rapidamente si sta avvicinando?
Ricordiamoci che abbiamo bisogno di essere pronti ogni giorno per la venuta di Cristo. Non possiamo posticipare la nostra preparazione, aspettandoci che nel futuro saremo pronti. La nostra necessità di preparazione è oggi.
In Ebrei 3, leggiamo le solenni parole: “state attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente, ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finchè si dice: ‘oggi’, perchè nessuno di voi sia indurito per l’inganno del peccato. Noi infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma fino alla fine la fiducia che avevamo al principio.” (versetti 12-15).
Ai credenti in Colosse, Paolo scrisse: “se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, perchè voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in Gloria.” (Colossesi 3:1-4).
Possiamo conoscere la realtà della nostra vita spirituale? Si, lo possiamo.
Nel libro, La via migliore, capitolo 7: “Diventare discepoli del Cristo”, scopriamo un modo molto pratico per diagnosticare la nostra condizione spirituale: “mentre l’opera dello Spirito è silenziosa e impercettibile, i suoi effetti sono evidenti. Se il cuore è stato rinnovato dallo Spirito di Dio, la vita testimonierà del fatto. Anche se non possiamo fare niente per cambiare i nostri cuori o per portarci in armonia con Dio; anche se non dobbiamo confidare completamente in noi stessi o nelle nostre buone opere, le nostre vite riveleranno se la grazia di Dio dimora dentro di noi. Un cambiamento si vedrà nel carattere, nelle abitudini e nelle attività. Il contrasto sarà chiaro e deciso tra ciò che sono stato e ciò che sono. Il carattere è rivelato, non tramite le buone azioni occasionali e i misfatti occasionali, ma tramite la tendenza delle parole e azioni abitudinarie.
“E’ vero che ci può essere una correttezza esteriore nel comportamento senza la rinnovatrice potenza di Cristo. L’amore dell’influenza e il desiderio per la stima degli altri possono produrre una vita ben ordinata. L’auto-rispetto può portarci ad evitare l’apparenza del male. Un cuore egoista può compiere azioni generose. Tramite quali mezzi, allora, determineremo da quale parte ci troviamo?
“Chi ha il cuore? A chi sono rivolti i nostri pensieri? Di chi amiamo parlare? Chi ha i nostri affetti più calorosi e le nostre energie migliori? Se siamo di Cristo, i nostri pensieri sono con Lui e i nostri pensieri più dolci sono rivolti a Lui. Tutto ciò che abbiamo e siamo è consacrato a Lui. Desideriamo portare la Sua immagine, respirare il Suo Spirito, fare la Sua volontà e compiacergli in tutte le cose.
“Coloro che diventano nuove creature in Cristo Gesù porteranno i frutti dello Spirito, ‘amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo’ (Galatians 5:22). Essi non modelleranno più loro stessi secondo le precedenti concupiscenze, ma per la fede nel Figlio di Dio essi seguiranno le Sue orme, rifletteranno il Suo carattere e si purificheranno proprio come Egli è puro. Le cose che una volta odiavano ora amano e le cose che una volta amavano ora le odiano. L’orgoglioso e chi confida in se stesso diventano mansueto e umile di cuore. Il vano e l’arrogante diventa serio e misurato. L’ubriaco, sobrio e il dissoluto puro. I vani costumi e le mode del mondo sono abbandonati. I cristiani non cercheranno ‘l’ornamento esteriore’ ma ‘l’essere nascosto nel cuore con un’incorrotta purezza di uno spirito mansueto e pacifico’ (1 Pietro 3:3,4).
“Non c’é un’evidenza del pentimento genuino se esso non opera una riforma. Se ripristina l’impegno, restituisce ciò che ha rubato, confessa i suoi peccati e ama Dio e il suo prossimo, il peccatore può essere sicuro che è passato dalla morte alla vita.
“Quando ci rivolgiamo al Cristo, addolorati per le nostre colpe e i nostri peccati e veniamo perdonati per la Sua grazia, l’amore rinasce in noi. Ogni peso diventa leggero, perché il giogo del Cristo è facile da portare; si prova gioia nel compiere il proprio dovere, piacere per ciò che prima costava sacrificio e il sentiero che sembrava buio, appare ora illuminato dai raggi del Sole di giustizia.”—La via migliore, pp. 59.
Conoscendo la nostra vera condizione ed essendo coscienti di ciò che Dio si aspetta dai Suoi figli credenti, la nostra meta per il nuovo anno sia quella di metter da parte del tempo per studiare la parola di Dio, meditare e pregare. Possano le nostre case essere case di preghiera, una Betel, cosicchè presto possiamo essere con la nostra famiglia nella casa celeste per l’eternità. Prendiamo la posizione di Giosuè quando dichiarò: “quanto a me e alla mia casa, serviremo l’Eterno” (Giosuè 24:15).
Desidero per tutti i nostri fratelli e sorelle un benedetto anno nuovo pieno della grazia di Dio!
Cordialmente, in Gesù Cristo,
Davi Paes Silva

(L’articolo originale si trova al seguente link:
http://sdarm.org/news-events/news/2016-12-19/god%E2%80%99s-blessings-new-year-message-president )