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L’ISLAM ALLA LUCE DELLA VERITA’ BIBLICA

L’ISLAM ALLA LUCE DELLA VERITA’ BIBLICA


Premessa

 

Gli eventi geo-politici degli ultimi decenni hanno ormai messo in primo piano la Religione Islamica e tutta quella parte del mondo (Medio-Oriente, Africa Settentrionale) che a questa religione si richiama e che ad essa aderisce.

Il dibattito sull’Islam è spesso acceso, tesi estreme si fronteggiano, e i continui atti di violenza che, in qualche modo, si attribuiscono a persone appartenenti a questa religione non semplificano ma anzi complicano ulteriormente il quadro.

Occorre però liberarsi da una prospettiva politica e prevalentemente “mondana” e materialistica, per comprendere meglio l’Islam dal punto di vista Biblico, ossia alla luce della Parola Ispirata di Dio, e quindi, per noi credenti e fedeli, della Verità.

Per reagire a un odio razziale/razzistico, e quindi sbagliato, che sta montando in gran parte nel mondo cosiddetto “occidentale” o “cristiano” contro l’Islam, ormai identificato con violenza e terrorismo, da più confessioni cristiane si prova a dare della Religione Musulmana un quadro rassicurante, ma purtroppo, alla luce storica e delle verità Bibliche, non autentico.

 

Abramo e l’Islam

Si sostiene che gli Arabi siano i discendenti, tramite Ismaele (il figlio della serva…, non il figlio della promessa…) di Abramo, e che quindi la loro religione, appunto l’Islam, sia una estensione, una derivazione della fede di Abramo. Questo porta molti a concludere che l’Islam è fondamentalmente buono, e che non si distingua poi molto dal Cristianesimo. E’ vero che alcune tribù Arabe del Medio Oriente discendono da Abramo. Ma che Abramo abbia qualcosa a che fare con la formazione e il diffondersi dell’Islam è assolutamente impossibile visto che questa religione è sorta solo 2000 anni dopo i tempi di Abramo.

 

L’Islam “parente” del Cristianesimo?

L’idea, sostenuta da molti “Cristiani”, che Maometto sia un vero profeta è insostenibile dal punto di vista della Scrittura. Se lo fosse, avrebbe indicato Gesù Cristo come L’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Ma non lo ha fatto. Il Corano onora Gesù come profeta, ma non lo considera importante al livello di Maometto.

Alcuni sostengono, allo scopo di favorire la “pace” tra le due religioni, che Allah sia un altro nome dello stesso Dio adorato dai Cristiani. Ma se Allah fosse il Dio della Bibbia, allora avrebbe testimoniato di Gesù dicendo: “Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto” (Matteo 3:17). Ma non c’è scritto niente di questo nel Corano. Al contrario, la divinità di Gesù, il Suo sacrificio espiatorio sulla croce sono negati.

Molti, anche all’interno della nostra Chiesa, sostengono che alcune abitudini islamiche siano conformi alle nostre e basate sulle Scritture, ma neanche questo è vero. Gli Islamici, è vero, non mangiano carne di maiale, ma ad esempio possono fumare, e mangiare ogni sorta di carne di altri animali, compresi alcuni considerati “impuri” dagli Ebrei.

Il vero e subdolo scopo dell’Islam è rendere inefficace e negare il Vangelo di Gesù.  Dobbiamo quindi chiamare le cose con il loro nome, e quindi anche l’Islam è una falsa religione, un errore da respingere, come scriveva anche Ellen G. White: “Il Maomettanesimo che ha convertito persone in molte zone del mondo, nega la divinità di Gesù Cristo. E se questa fede si diffondesse, e i difensori della verità non fossero capaci di manifestare intenso zelo sufficiente a respingere l’errore, e non riuscissero a persuadere gli uomini della pre-esitenza dell’unico Salvatore del mondo?”     (The Home Missionary, 1 Settembre 1892).

Confrontiamo il Corano con la Bibbia. In 1 Giovanni 4:1 è scritto: “Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo”. Quindi dovremmo considerare quello che l’Islam insegna e confrontarlo con la Bibbia in modo da non poter essere ingannati. Confrontiamo quindi lo spirito dell’Islam con lo Spirito di Dio.

“Da questo potete conoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio. E ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio. E questo è lo spirito dell’Anticristo che, come avete udito, deve venire; e ora è già nel mondo” (1 Giovanni 4:2-3).

 

Il Corano e Cristo

In questo senso, possiamo dire che l’Islam riconosce Gesù Cristo? I sostenitori dell’Islam dicono che l’Islam non è una religione anti-cristiana perché insegna che Gesù fu scelto da Allah e che Gesù venne sulla terra in forma umana secondo il Corano. E’ vero che l’Islam insegna che Gesù fu scelto, ma solo come profeta, e non come Figlio di Dio. Leggiamo questo brano del Corano: “ l’esempio di Gesù è lo stesso di Adamo; fu creato dalla polvere, Allah gli disse: “Sia!” e lui fu” (Surah 3:59). Questo verso è evidentemente la negazione della divinità di Gesù.

Ci sono molte altre surah (versetti) nel Corano che parlano di Gesù. Ma la questione è: sono concordi con la Bibbia? Leggiamo 1 Giovanni 5:1-6, 9-12:

“Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che lo ha generato, ama anche chi è stato generato da lui. Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Questo infatti è l’amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito è colui che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Se noi accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è ancora più grande, poiché questa è la testimonianza di Dio che egli ha dato circa il suo Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita”.

Gesù è dunque il Cristo, il Messia e il Figlio di Dio. L’Islam chiama Gesù Messia, ma ne nega la divinità. Nel Corano, nelle surah 19:88-92 si leggono queste assurde affermazioni: “Coloro che dicono che il Signore Misericordioso ha un Figlio, predicano una mostruosa falsità, di fronte alla quale i cieli dovrebbero aprirsi, la terra sprofondare e le montagne sciogliersi in polvere.”

Giovanni si sofferma sulla più importante espressione di ciò che Dio è, che è l’amore. L’amore datoci da Dio ci aiuta a osservare i comandamenti. Se siamo nati da Dio, possiamo vincere il mondo attraverso la fede. Ma se non crediamo che Gesù è il Figlio di Dio, non possiamo vincere il mondo. E l’Islam nega che Gesù sia il Figlio di Dio, e quindi si taglia fuori dalla Sorgente di amore. Non c’è da stupirsi quindi che l’Islam teorizzi spesso la violenza. Il Corano addirittura dice: “Il Creatore del cielo e della terra. Come potrebbe avere un figlio, quando non ha una moglie?” (Surah 6:101) e ancora: “Allah esclude che egli possa avere un figlio”(Surah 4:171).

Il Corano nega che Gesù sia morto in croce, e questo elimina il Piano di Salvezza. La salvezza, nell’Islam come nel Cattolicesimo, è meritata non per fede ma per le buone opere. Il Corano nega espressamente la morte di Gesù in croce: “…Gesù, il figlio di Maria, il messaggero di Allah… in realtà non fu mai ucciso, mai crocefisso… fu fatto in modo che essi lo credessero…le fazioni che discutono di questo sono piene di dubbi in merito…ma di certo egli non fu mai ucciso” (Surah 4:157).

 

L’lslam e Roma

La conclusione è che l’Islam è stato creato per minare il Cristianesimo dalle fondamenta, attaccando subdolamente le tre eterne e fondamentali verità:
1) La natura di Gesù come Figlio di Dio
2) La Sua natura divina e il Suo essere Uno con il Padre
3) il sacrificio espiatorio sulla croce come unica fonte di salvezza per l’umanità.  Per cui il Gesù del Corano non è il Vero Gesù, e l’Allah del Corano non è Jehova, l’Eterno, l’Antico dei Giorni, il Padre di Nostro Signore Gesù Cristo.

In questo senso l’Islam è parte di un sistema religioso falso e contraffatto, che propone, contrariamente alla Parola di Dio, altri mezzi di salvezza e altri intermediari tra Dio e l’uomo, diversi da Gesù Cristo. L’Islam è quindi parte di Babilonia, che significa non solo “confusione spirituale” (“Babel”) ma anche “un’altra porta (“Bab-Ilu” ), ossia un sistema che propone all’uomo un’altra porta di accesso verso il Cielo diversa da Gesù.

Non dobbiamo meravigliarci se, storicamente, ci siano più legami tra Islam e Cattolicesimo di quanto potrebbe apparire e da quanto la storia di guerre sante e crociate può farci pensare.

  1. Una delle mogli di Maometto, Fatima, era una monaca cattolica, e non a caso nella superstizione cattolica le presunte apparizioni della Vergine Maria per “rivelare i segreti” si sarebbero manifestate in un paese del Portogallo chiamato appunto Fatima.
  2. L’Islam celebra Maria “Madre di Gesù”, quasi quanto fa il Cattolicesimo, e la mette allo stesso piano di Gesù come intermediaria tra l’uomo e il Divino.
  3. L’Islam fonda la salvezza sulle opere e non sulla Grazia, dà come il Cattolicesimo grandissima importanza a riti e liturgie, ai cosiddetti sacramenti, e come il Cattolicesimo propone le preghiere ripetitive ed ipnotiche attraverso l’uso del cosiddetto “rosario”,

    un oggetto/talismano composto da una cordicella e da vari granuli che si devono toccare ogni volta che si ripete una preghiera, senza soluzione di continuità.
  4. Come il Cattolicesimo, l’Islam ha istituito una casta sacerdotale con privilegi e autorità, prevede che il sacerdote (l’imam) sia un intermediario tra il fedele e Dio.

Come il Cattolicesimo, e in misura ancora maggiore, l’Islam enfatizza un ruolo subordinato e subalterno della donna, spesso umiliata e ridotta al rango di un animale o peggio di una “cosa” di proprietà del marito, o del padre.

 

Conclusioni: Islam e Babilonia

Le recenti stragi, attentati terroristici imputati a gruppi Islamici hanno indotto molti a pensare che l’AntiCristo predetto nella Bibbia abbia qualcosa a che vedere con re o dittatori Islamici, o addirittura a identificarlo con l’Islam stesso. Questa opinione non ha fondamento Biblico, laddove Apocalisse e Daniele ci rivelano molto bene quale potere religioso rappresenti l’AntiCristo, ossia Roma Papale.

Detto ciò, l’Islam di oggi, nella sua componente moderata e “dialogante” è parte integrante del sistema ecumenico che riconosce nel Papa la guida spirituale di tutte le religioni, soprattutto per le analogie con il Cattolicesimo che l’Islam evidenzia e che abbiamo elencato in precedenza.

Nella sua componente violenta e settaria, “fanatica” (Al Qaeda, Isis, regimi e gruppi terroristici) l’Islam cosiddetto “fondamentalista” ha un duplice scopo che chiarisce chi tira i fili e lo manovra dietro le quinte:

  1. creare l’idea che la guerra religiosa e l’odio che la alimenta possa finire solo se tutte le religioni si uniscono, non tra eguali, però, ma accettando la guida e l’autorità del Papa e della Chiesa Cattolica (Ecumenismo)
  2. creare odio e ostilità per tutti i “fondamentalismi”, compreso il “fondamentalismo cristiano”, ossia la posizione di coloro che non accettano compromessi e cedimenti alla loro fede in nome della “pace”, della concordia e dell’armonia con le alte dottrine e chiese. E chi sono coloro che saranno, e già sono, accusati di essere “fondamentalisti cristiani” se non chi osserva i comandamenti e la Testimonianza di Gesù? Cioè… noi!

Che il Signore ci dia la sapienza e il discernimento per evitare di essere ingannati e per resistere alle frecce del nemico indossando lo scudo della Fede.

Dario Lauri – Chiesa di Torino

Nota dell’autore: Ringrazio Shahbaz autore dell’articolo “The True Nature of Islam” sulla rivista “Faith-Dare to Stand” del 14 Giugno 2017 che mi ha fornito spunti ed ispirazione.