Articoli

IN FUGA DALLA FOLLIA DI CUPIDO

1.IN FUGA DALLA FOLLIA DI CUPIDO

IN FUGA DALLA FOLLIA DI CUPIDO
di Barbara Montrose

In molti paesi del mondo c’è un giorno per celebrare gli innamorati. In Brasile, per esempio, questo giorno è celebrato in Giugno. Negli Usa, la festa nota come giorno di San Valentino genera un grande giro di affari.

Secondo la Federazione Nazionale dei Commercianti, si spendono miliardi in onore di questa festività popolare. Caramelle, fiori, gioielli e cartoline in media costano agli uomini 163,37 dollari e alle donne 84,72 dollari. I bambini mandano cartoline di San Valentino alle compagne di classe, e più di 46 milioni di scatole di cioccolatini a forma di cuore sono acquistate come riconoscimento di essere stati colpiti dalla freccia di Cupido.

Cosa c’è dietro tutto questo? In realtà, non è solo la innocente festa secolare che sembra! Qual è l’origine?

Il giorno di San Valentino sembra innocuo, dopo tutto si suppone che riguardi l’amore. Ma il pericolo si annida dietro questa festa pagana. Deriva dalla festività dell’Antica Roma, i Lupercalia, che si teneva a metà Febbraio. Intesa come una celebrazione dell’imminente primavera, includeva riti della fertilità e la conquista di donne da parte di uomini tramite una lotteria. Luperco era il dio-lupo della mitologia Romana e durante questa festa gli uomini sacrificavano una capra, ne vestivano la pelle e correvano in giro colpendo le ragazze con una piccola frusta, un atto che si supponeva avrebbe portato fertilità. I nomi delle donne erano messi in una scatola ed estratti a sorte da uomini che richiedevano ad esse di sottomettersi ed essere loro amanti in senso fisico per un certo arco di tempo. Alla fine, il Cattolicesimo Romano cercò di “cristianizzare” questo sordido evento trasformando la festa pagana dei Lupercalia nel giorno di San Valentino.

Fu inventata una storia su un prete cattolico martire che avrebbe firmato le sue lettere con la frase “con amore da San Valentino”.

Il risultato moderno fu la mescolanza di una festa pagana dell’Antica Roma con la falsa storia di un santo patrono, infine diffusa grazie a un abile piano di marketing.

Oggi, comunque, il giorno di San Valentino non fa più parte del calendario liturgico di una qualche chiesa, e in tal modo la festa è completamente ritornata alla sua origine pagana di lussuria.

CHI ERA CUPIDO?

Iniziamo con una storia interessante che troviamo nella Sacra Scrittura. “” Kush (un figlio di Cam) generò Nimrod, che cominciò a essere un uomo potente sulla terra. Egli fu un potente cacciatore davanti all’ Eterno; perciò si dice: Come Nimrod, il potente cacciatore davanti all’ Eterno. E l’inizio del suo regno fu Babel, Erek, Akkad e Kalmeh nel paese di Scinar. Da quel paese andò in Assiria e costruì Ninive, Rehoboth-Ir e Kalah; fra Ninive e Kalah costruì Resen (che è la grande città) – (Gensesi 10:8-11.

Così Nimrod, il famoso ribelle, che sfidava il Cielo, è legato ad una delle più empie e malvagie civiltà riportate nella storia Biblica.

La legenda narra che dopo la morte di Nimrod, la sua vedova Semiramide (nota anche come Venere) ebbe un figlio illegittimo, Tammuz, che lei diceva aver concepito con il Dio Sole, e che si pensava fosse lo stesso Nimrod, resuscitato.

Scene di questa madre e del suo bambino si trovano spesso come soggetto di antiche opere d’arte. In una versione di questa confusa legenda pagana, Venere, che pretendeva essere la dea dell’immortalità, era sessualmente attratta da suo figlio, e questa relazione incestuosa divenne oggetto della festa di San Valentino.

2.IN FUGA DALLA FOLLIA DI CUPIDO

Altri nomi di Tammuz erano Adonis, Baal, e Cupido, che significa “desiderio”, “desiderato”. Anche egli, come Nimrod, era raffigurato come un potente cacciatore, con arco e frecce. Il nome Valentino deriva dal Latino “valens”, che significa forte, potente, rappresentando l’immaginario eroe del mondo pagano che pretendeva di portare la libertà contro le regole ed il governo Celeste.

Questa religione misterica e occulta legata a Babilionia ed al culto di Baal ha diffuso le sue radici attraverso la cultura antica e moderna. I Misteri dei Caldei risalgono ai tempi di Semiramide, che visse solo pochi secoli dopo il Diluvio e che si sa aver impresso su di loro l’immagine della sua mente depravata e inquinata. Questa regina di Babilonia, bella ma abbandonata, non solo era essa stessa un esempio di lussuria e licenziosità, ma nei Misteri dei Caldei, che essa stessa aveva contribuito a comporre, era adorata come Rhea, la grande “Madre” degli dei, con riti tanto atroci da identificarla con Venere, la Madre di tutte le impurità, le perversioni, e da rendere la città nella quale era vissuta rinomata negativamente tra tutte le nazioni, e considerata il centro dell’idolatria e della prostituzione religiosa. (Alexander Hislop, TheTwo Babylons, p. 5.)

La storia Biblica che si trova in Geremia 7:18; 44:17–19 rivela la popolarità di questo rito pagano anche tra gli apostati Israeliti.

In Ezechiele 8:14–18, al profeta furono mostrate le tremende abominazioni di persone nel tempio che “piangevano per Tammuz” (che era spesso venerato come dio della vegetazione, che moriva ogni anno e poi risorgeva, una completa contraffazione del potere di dare la morte e la vita di Gesù Cristo, il vero Figlio di Dio). Questi uomini, nella visione di Ezechiele, adoravano il sole verso est. Noi leggiamo anche in Geremia 44:25–27 del giudizio finale di Dio su quelli che si professavano Suo popolo ma si rendevano partecipi ai vari riti associati alla falsa “regina del cielo”.

“Così dice l’Eterno degli eserciti, il DIO d’ Israele: Voi e le vostre mogli lo avete detto con la vostra bocca e lo avete

compiuto con le vostre mani, dicendo: Noi vogliamo adempiere i voti che abbiamo fatto, bruciando incenso alla Regina del cielo, e

versandole libazioni. Sì, voi adempirete certamente i vostri voti e compirete i vostri voti. Perciò ascoltate la parola dell’Eterno, o voi tutti di Giuda che dimorate nel paese d’ Egitto: Ecco, io l’ho giurato per il mio grande nome, dice l’Eterno, che in tutto il paese d’ Egitto il mio nome non sarà più invocato dalla bocca di alcun uomo di Giuda che dica: Il Signore, l’Eterno, vive! Ecco, io vigilo su di loro per il loro male e non per il loro bene; e tutti uomini di Giuda che sono nel paese d’ Egitto saranno consumati dalla spada e dalla fame, fino alla loro completa distruzione”

COLPITI DALLA FRECCE DI CUPIDO

Le frecce di Cupido non sono dirette dal principio del timore di Dio. Sono guidate dalla cieca chimica della lussuria.

La “regina del cielo” e il suo legame con Tammuz è stata storicamente il fondamento dei riti della fertilità di tutto il mondo, incluso il culto di lei come “Ishtar” durante la festa di Easter all’epoca dei Sassoni. Durante queste feste, l’immoralità era ovunque. Come già detto, le cartoline di valentino erano semplicemente un invito a una abnorme violazione del settimo comandamento. La nudità era comune durante questi riti, ed è per questo che Cupido è spesso raffigurato nudo. Il simbolo del cuore era anche associato a questo dio-ragazzino che giunse ad essere adorato come il dio del cuore, in altre parole come Cupido, il dio dell’amore. Per identificare questa divinità infantile con suo padre, il potente cacciatore, anche egli fu equipaggiato con arco e frecce, e nelle mani dei poeti, per il divertimento del popolo profano, questo sportivo dio-ragazzino fu celebrato come colui che ha per scopo quello di colpire con le frecce d’oro il cuore degli uomini.

3-IN FUGA DALLA FOLLIA DI CUPIDO

È tragico considerare che nella vita reale, le frecce simboliche di Cupido non sono dirette ad alcun principio di timore di Dio, ma sono guidate dalla cieca chimica della lussuriosa infatuazione sotto forma di una disperata “cotta” per qualcuno.

Colossesi 3:5 ci mette in guardia contro le passioni, gli affetti non ordinati, cioè affetto che è fuori dalla norma, un affetto strano, passionale e che non fa il nostro bene.

La Bibbia fa un triste riferimento a “donne sciocche cariche di peccati, dominate da varie passioni” (2 Timoteo 3:6) che sono sedotte

da uomini malvagi, come il giovane in Proverbi capitolo 7 viene sviato da una donna malvagia. Il pericolo può operare in entrambe le direzioni.

4.IN FUGA DALLA FOLLIA DI CUPIDO

C’E’ UN PERICOLO OGGI?

Oggi molti, specialmente i giovani, sono troppo facilmente affascinati e sedotti da certe persone carismatiche. Essi non investigano le possibili esperienze di adulterio, immoralità o promiscuità in coloro che trovano affascinanti, ed il risultato sono rovina e disgrazia.

Così, per esempio, quando una donna manda un apparentemente innocuo biglietto dicendo “sii il mio Valentino”, è un retaggio di tempi antichi quando le donne stupidamente cercavano una relazione amorosa con Ball, o Nimrod, per ricevere la falsa “benedizione” del fascino di Cupido.

 

QUALE E’ LA SOLUZIONE?

Come il fedele Giuseppe di fronte alla tentazione, i giovani devono restare saldi e dichiarare: “Come potrei io fare questa grande malvagità e peccato contro Dio? “ (Genesi 39:9).

Un principio saldo di verità è l’unica salvezza per i giovani. Forti propositi e una volontà risoluta chiuderanno molte porte alla tentazione e alle influenze che non favoriscono il mantenimento di un carattere Cristiano. La prima considerazione deve essere onorare Dio, e la seconda essere fedeli all’umanità, svolgendo i doveri di ogni giorno, affrontando le prove e portando i pesi con fermezza e cuore risoluto.

“Sforzi incessanti, uniti a saldi propositi e alla completa fede in Dio, aiuteranno in ogni emergenza, qualificheranno ad una vita utile in questo mondo, e renderanno adatti alla vita eterna”. Testimonianze,vol. 3, pp. 194, 195.

“Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza. Non siate dunque loro compagni. Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando ciò che è accettevole al Signore. (Efesi 5:5–11).

“Figlio mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, non acconsentire” (Proverbi 1:10).

da Youth Messenger, nr.1/2015

Lascia un Commento