I Tesori Del Vangelo

Lezione 8 – Pentimento e Perdono

Calvary

Considerando il grande dono della salvezza ci sono due passi che si devono esaminare. Uno verrà  trattato in questa lezione e l’altro nella prossima. Questi passi possono essere illustrati semplicemente con l’esperienza di un bambino che riceve un dono. Egli deve prima venire e liberarsi di ciò che ha nelle mani, poi deve prendere il dono e appropriarsene. Questa lezione tratta il primo passo.

Nella lezione precedente abbiamo imparato la definizione di peccato e la sorte di coloro che permettono che il peccato rimanga in loro, ma non abbiamo imparato come dobbiamo approfittare del dono della grazia per mezzo del quale Cristo ci ha fatta una via di scampo. Noi tutti  siamo coinvolti in questo perché “tutti hanno peccato” e siamo nella carne figli di Adamo e così “tutti muoiono”. Ogni persona ragionevole che considera queste cose alla luce dell’eternità, desidererà conoscere l’alternativa che il nostro Padre celeste ha provveduto.

Come può un uomo che è peccatore, che ha forse commesso qualche grande crimine, essere liberato dal rimorso e dalla colpa? Come può fuggire il prezzo del peccato? Come può essere riconciliato con Dio? Come può la persona che ha cercato di fare le cose giuste ed evitare i peccati più grandi essere portata in armonia con Dio? Le Scritture ci danno la risposta:

LA RISPOSTA DI DIO AL PROBLEMA DEL PECCATO

Quale classe di persone  è venuto specialmente ad aiutare Cristo?

“Io non sono venuto a chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori” Luca 5:32.

Fin dove  doveva estendersi questo ministero?

“E che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti…” Luca 24:47.

Che cosa fa il peccato al peccatore?

“Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro Dio, e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia  da voi, per non darvi ascolto” Isaia 59:2.

RICONOSCIMENTO

Come un uomo sa di essere peccatore?

“… mediante la legge infatti è la conoscenza del peccato” Romani 3:20.

Quale è il grido del peccatore convinto?

“Fratelli, che dobbiamo fare?” Atti 2: 37.

Quale risposta dà la Bibbia a questa domanda?

“Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati…” Atti 2: 38. “Credi nel Signor Gesù Cristo e sarai salvato…” Atti 16: 31.

Quale strada dovrebbe seguire chi è convinto di peccato?

“Mentre confesso il mio peccato e sono angosciato per la mia colpa” Salmo 38: 18.

Quale è l’ardente desiderio del suo cuore?

“Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso” Salmo 51: 9-12.

DISPIACERE PER IL PECCATO

Quale è un altro effetto del vero dispiacere per il peccato?

“La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza…” 2 Corinzi 7: 10.

Quale sarà l’effetto di un altro genere di dispiacere, specialmente del dispiacere che deriva dai risultati del peccato?

“… ma la tristezza del mondo produce la morte” 2 Corinzi 7: 10.

E’ questo genere di dispiacere che motivò Esaù e Giuda. Riferendosi ad Esaù l’apostolo Paolo scrive: “Voi infatti sapete che in seguito, quando egli volle ereditare la benedizione, fu respinto, benché la richiedesse con lacrime, perché non trovò luogo a pentimento” Ebrei 12: 7.

Che cosa devono fare coloro che si sono veramente pentiti?

“Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso…” Ezechiele 18: 31.

Quale istruzione ha dato Cristo a chiunque viene al Signore?

“Se dunque stai per presentare la tua offerta all’altare, e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta” Matteo 5: 23,24.

Come Zaccheo ha dato prova della sincerità della sua conversione?

“Ma Zaccheo si alzò e disse al Signore:’Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituirò quattro volte tanto” Luca 19: 8.

PENTIMENTO

A quale genere di vita dovrebbe portare il vero pentimento?

“Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia? Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso?” Romani 6: 1,2.

Precede il pentimento l’esercizio di fede?

“…Gesù venne in Galilea predicando l’evangelo del regno di Dio, e dicendo: ‘Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all’evangelo’” Marco 1: 14,15.

Da questa dichiarazione sembrerebbe che la fede segue il pentimento. Questo è vero della fede che afferra Cristo come Salvatore e Lo accetta come sacrificio per la trasgressione della Legge di Dio. La fede che deve necessariamente precedere il pentimento è quella menzionata in Ebrei 11: 3,6. “Per fede intendiamo che l’universo è stato formato per mezzo della parola di Dio… perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.”

Quale meravigliosa promessa riguardo alla confessione è fatta al peccatore pentito?

“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” 1 Giovanni 10: 9.

Ogni peccato conosciuto deve essere confessato per assicurarsi la completa salvezza.

A chi altri dovrebbe essere fatta la confessione?

“Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti…” Giacomo 5: 16.

Quale è il risultato di cercare di nascondere o coprire il peccato?

“Chi copre le sue trasgressioni non prospererà ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia” Proverbi 28: 13.

Egli può prosperare materialmente, ma c’è una resa dei conti in arrivo.

E’ possibile celare o nascondere a Dio i nostri peccati?

“…e state certi che il vostro peccato vi ritroverà” Numeri 32:23.

PERDONO

Come Davide riguadagnò la benedizione di Dio dopo il suo peccato?

“Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquità. Ho detto: ‘Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno’, e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato” Salmo 32:5.

Chi difende il caso del peccatore al giudizio?

“ … se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto” 1 Giovanni 1:2.

Perché un avvocato possa perorare a favore di qualcuno per poter avere successo deve avere tutti i dettagli..

Quanto completamente il Signore ha promesso di rimuovere i peccati di quei fedeli che Glieli confessano?

“Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe” Salmo 103:12.

“Proprio in questo molti si sbagliano rimanendo di conseguenza privi di quell’aiuto che Cristo desidera loro offrire. Essi pensano che occorre pentirsi prima di rivolgersi a Cristo, che tale pentimento costituisca il presupposto per ottenere il perdono dei propri peccati. Ma se è vero che il pentimento precede il perdono, perché solo una persona profondamente addolorata può sentire il bisogno del Salvatore, è altrettanto vero che il peccatore non deve aspettare di pentirsi prima di rivolgersi a Gesù, se non vuole che lo stesso pentimento impedisca di giungere al Salvatore.

“La Bibbia non insegna che il peccatore debba pentirsi prima di accogliere l’invito di Cristo: ‘Venite a me voi tutti che siete travagliati e aggravati, e io vi darò riposo’, dice Gesù, perché Egli stesso ispira il pentimento sincero…

“Se ti rendi conto di essere peccatore, non aspettare di migliorare te stesso. Moltissimi credono di non essere sufficientemente buoni per rivolgersi a Cristo. Ma chi può migliorare se stesso con le proprie forze? ‘Potrebbe il moro mutare la sua pelle, o il pardo le sue macchie? Potreste altresì voi, assuefatti a fare il male, far bene?’ Solo Dio può aiutarci. Noi non dobbiamo attendere argomenti più persuasivi, migliori opportunità o raggiungere un carattere più santo, ma consapevoli della nostra impotenza, dobbiamo solo andare a Cristo così come siamo.” – E. G. White, Steps to Christ, pag. 29,30,36.