I Tesori Del Vangelo

Lezione 5 – Il governo di Dio

Nei nostri primi quattro studi abbiamo studiato alcuni dei grandi princìpi fondamentali senza i quali non ci potrebbe essere alcuna vera adorazione. Noi abbiamo il privilegio di diventare membri del regno di Dio e di vivere con Lui attraverso i secoli senza fine dell’eternità. Questo invito è per tutti gli uomini che vorranno approfittare dell’offerta. Come in ogni famiglia ci deve essere una mutua comprensione per garantire la  cooperazione e l’armonia, così anche nella grande famiglia di Dio ci sono alcune regole fondamentali. In armonia al carattere del Padre celeste queste rivelano il Suo amore e la Sua provvidenza a vantaggio dei Suoi figli.

Il grande messaggio di Gesù è indicato come “Il Vangelo del regno”,  ed è normale che ogni regno abbia leggi . Inoltre, se ogni uomo deve stare nella sua condizione davanti al giudizio, ci deve essere allora qualche legge in base alla quale deve essere giudicato. Le Scritture rivelano continuamente l’esistenza della “Legge Morale”, come a molti piace chiamarla. Sul Monte Sinai il Signore ha radunato il Suo popolo davanti a Lui e gli si è manifestato nella fumante montagna pronunciandogli “Le Dieci parole”, ben udibili da tutti. Poi ha chiamato il suo condottiero Mosè a salire davanti alla Sua presenza e a riceverle in una forma scritta, scolpita col dito di Dio su tavole di pietra. Queste furono per secoli conservate con riverenza e cura nel santuario “all’interno dell’arca” (Esodo 40:20). Nei periodi bui della storia d’Israele furono nascoste con cura dai sacerdoti in una spelonca dove senza dubbio si trovano fino a questo giorno.

Ai giorni di Cristo, quando venne interrogato riguardo a questa legge, Egli dichiarò inequivocabilmente:”Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto” Matteo 5:17-18.

Quando al Rivelatore venne mostrato il fedele rimanente del popolo di Dio al tempo della fine, egli lo descrisse come il “resto della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio” Apocalisse 12:17. E’ così che essi sono riconosciuti come figli di Dio.

E’ di vitale interesse per tutti sapere che cosa è richiesto da noi per poter partecipare a questo regno e seguire il nostro grande Modello che è andato davanti a noi, “lasciandoci un esempio, affinché seguitate le sue orme” 1 Pietro 2:21.

E’ fondamentale che noi distinguiamo tra la legge del regno eterno che è come il regno stesso – eterna – e le leggi che appartengono alle nazioni, governi o ordini di chiesa. Noi abbiamo un esempio nelle Sacre Scritture con le leggi cerimoniali che anche furono date a Mosè e furono da lui scritte in un libro e tenute al lato dell’arca come Leggi delle Cerimonie e che rimasero in vigore fino a che il sistema cerimoniale non venne cambiato. Allora questa “… scritta di ordinanze” non fu più necessaria in quanto si compì sul Calvario e con la risurrezione e la fondazione della chiesa cristiana. Comunque gli apostoli misero in chiaro che la grande “Legge reale” doveva essere osservata in ogni punto, e per timore che ci fosse qualche confusione riguardo a ciò che voleva dire, l’apostolo Giacomo elencò alcuni dei precetti:”Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Questo infatti è l’amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi” 1 Giovanni 5:2,3.

In questo studio vedremo che il “regno” ha una legge, e che questa legge è come il governatore di quel regno – eterna e immutabile, e  da non confondere con le altre leggi che appartengono alle cose temporali e passano con il passare di queste cose alle quali appartengono. Possa ognuno vedere l’amore di Dio rivelato nella “legge della libertà” Giacomo 2:12.

I COMANDAMENTI DI DIO

Che cosa deve essere associato al regno di Dio?

“L’Eterno ha stabilito il suo trono nei cieli, e il suo regno domina su tutto” Salmo 103:19.

“Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza” 1 Corinzi 15:24.

Chi fu riconosciuto, ai tempi dell’ Antico Testamento, come osservatore dei comandamenti di Dio?

“Perché Abramo ubbidì alla mia voce e osservò i miei ordini, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi” Genesi 26:5.

Le opere di Abele erano “giuste”. Ciò implica che in quel tempo ci deve essere stata una misura che definiva il dovere dell’uomo e la differenza   tra   il  giusto  e  l’erroneo.   Noè   è    ricordato   come   “un predicatore di giustizia”.

Quale domanda  pose il Signore al Suo popolo quando uscì dall’Egitto e prima che avesse raggiunto il Sinai o ricevuto le Tavole di pietra?

“Allora l’Eterno disse a Mosè:’Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi?’” Esodo 16:28.

GESÙ CONFERMA I COMANDAMENTI

Quando fu interrogato riguardo ai requisiti per la vita eterna, come rispose Gesù?

“… se tu vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti” Matteo 19:17.

I versetti seguenti dimostrano che Egli si riferiva ai dieci comandamenti .

Dove li troviamo registrati?

In Esodo 20:1-17, e anche in Deuteronomio 5:6-21.

Come la Bibbia descrive la Legge di Dio?

a. – Santa, giusta, buona. “Così, la legge è certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono” Romani 7:12.

b. – Spirituale. “Infatti noi sappiamo che la legge è spirituale…” Romani 7:14.

c. – Perfetta. “La legge dell’Eterno è perfetta, essa ristora l’anima…” Salmo 19:7.

d. – Eterna. “… tutti i suoi comandamenti sono fermi, stabili in eterno per sempre” Salmo 111:7,8.

E’ la legge abolita per fede?

“Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non sia; anzi stabiliamo la legge” Romani 3:31.

Che cosa è detto di coloro che amano la legge?

“Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che li possa far cadere” Salmo 119:165. “E da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice:’Io l’ho conosciuto, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui’” 1 Giovanni 2:3,4. “Beati coloro che adempiono i suoi comandamenti per avere diritto all’albero della vita, e per entrare per le porte nella città Apocalisse 22:14.

LA LEGGE CERIMONIALE

Nelle Scritture ci sono molti riferimenti a leggi date da Dio a Mosè e scritte da lui in un libro per la guida dei sacerdoti e del popolo in questioni civili e religiose. Queste furono aggiunte “a causa delle trasgressioni, finché fosse venuta la discendenza a cui era stata fatta la promessa…” Galati 3:19.

Quale è il carattere della Legge di Mosè?

“Questa è la legge dell’olocausto, dell’oblazione di cibo, del sacrificio per il peccato, del sacrificio per la trasgressione, della consacrazione e del sacrificio di ringraziamento, legge che l’Eterno diede a Mosè sul monte Sinai, il giorno che ordinò ai figli d’Israele di presentare le loro offerte all’Eterno nel deserto di Sinai” Levitico 7:37,38.

Chi scrisse questa legge e dove era tenuta?

“Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte le parole di questa legge, diede quest’ordine ai leviti che portavano l’arca del patto dell’Eterno, dicendo:’Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all’arca del patto…” Deuteronomio 31:24-26.

Come l’apostolo Paolo chiamò la Legge Cerimoniale?

“Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo…” Galati 3:24.

Quale grande sacrificio era prefigurato nei sacrifici e ordinamenti della Legge Cerimoniale?

“La legge infatti, avendo solo l’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose…”Ebrei 10:1. “Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l’ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce… queste cose sono ombra di quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo” Colossesi 2:14,17.

La legge cerimoniale venne aggiunta perché il popolo potesse imparare che Dio aveva provveduto un simile rimedio per coloro che erano caduti sotto la condanna della legge morale. Il Seme promesso, adombrato nel sacrificio, moriva al posto del peccatore, affinché ciascuno che avesse fede per credere potesse essere perdonato. Quando fu fatto il grande sacrificio non ci fu più alcun scopo nella legge cerimoniale ed essa cessò in quel momento, mentre la legge reale continua sempre a rimanere per proteggere coloro che la amano e la ubbidiscono.

“La morte del Salvatore facendo cessare la legge dei simboli e della prefigurazione, non annulla assolutamente gli obblighi della legge morale; anzi, al contrario, il fatto che fu necessaria la morte di Cristo per espiare la trasgressione della legge, prova che essa è immutabile.” -E. G. White, Patriarchs and Prophets, pag. 365.